INFORMAZIONI SU LAURA

AKA @lapuntobasta

A 30 anni, lontana da casa, attraversando una rottura amorosa, essendo manipolata e sfruttata nel lavoro ho deciso di lasciare tutto in dietro, di mettere un punto, fare un respiro forte e di ricominciare. È quindi qui che è nato il mio brand, un tuffo nel vuoto, però con la speranza di connettere con più persone come me, con la necessità di essere ricordati che siamo più di quello che la società ci impone di essere. Senza importare l’età, l’etnia, sesso, colore di capelli o whatever, l’importanza e di essere noi stessi e di far valere il nostro cuore e volontà come donne però in anzitutto come essere umani. 

 

Un giorno mi sono alzata e ho deciso di diventare Laura e punto. Dunque, di prendere in mano il mio futuro e mettere un punto a capo a tutto ciò che non volevo, a tutti quei pensieri negativi, alla Laura che non volevo più essere.

Ho trovato in quel momento nel ricamo (una tecnica d’intervenzione materiale imparata da mia mamma e rinforzata all’università) una via di sfogo, un metodo di comunicare i miei sentimenti e pensieri. Il mio scopo non era di ricamare messaggi banali, come tanti altri, ma di utilizzare questa tecnica solo come media per trasmettere pensieri che condivido di grandi scrittori come Baudelaire o Simone de Beauvoir che parlano entrambi dalla posizione della donna nella società da punti di vita diversi e da tempi diversi, ma che traslati a oggi diventano la libertà dell’essere secondo me.

Essendo a casa, senza più un lavoro, con pochi soldi in tasca e un mondo in testa ho deciso di prendere un capo base da ricamare, che di base in realtà ne ha poco. Per me la Tshirt è un capo di ‘guerra’ e di identità. Un capo che nasce come un capo d’abbigliamento maschile a inizio del 900 per andare in guerra e che con gli anni si trasforma diventando da un sex symbol a un capo che parla di cosa ci rappresenta sia nella corrente musicale, politica, sessuale ecc. Un capo che abbiamo tutti nell’armadio e che indossiamo come passe par tout quando vogliamo sentirci sicuri. Inoltre, il ricamo è una tecnica millenaria che conosciamo tutti senza importare l’origine (e si che ci fa pensare alla nonna) però questo è quello che ci fa connettere di più con questa tecnica, l’affetto che sappiamo che c’è dietro. Volevo quindi conservare una tradizione, tornare allo slow fashion, a un consumo lento e consapevole (stanca del sistema moda e consumista della società attuale).

 

Queste sono le basi di PUNTOBASTA, però non finisce qua. Dal 2024 ho iniziato a fare dei workshop con l’intensione di trasmettere la tecnica del ricamo a mano a tante altre persone perché ho trovato in lei (la tecnica del ricamo) uno spazio di introspezione, di sfogo e di liberazione dei pensieri e sentimenti. Quindi insegnando a ricamare riesco a far trovare il PUNTO unico dentro di ognuno di noi, da comunicare e che da empowerment ad ognuno. Si crea allora un capo unico e personalizzato.

 

Non bastando questo e proiettandomi a futuro, dal 2025 lancerò la prima collezione prêt-à-couture, dove creerò pezzi limitati di capi intitolati ‘ dress to express our feelings’ una collezione dove ogni capo creato porta ricamato un messaggio di empowerment e la forma traduci un sentimento liberato dal giogo della società e il patriarcato. 

 

Attraverso PUNTO BASTA ho trovato una voce e una forza per difendere quello che sono, i miei valori e per cosa voglio lottare. Critico la società che ci impone una perfezione di essere che non esiste o che non troveremmo mai oltre ai pregiudizi e la libertà di espressione.

 

Hola sono Laura, PUNTOBASTA. è il mio brand. Un brand che ho creato nel 2022 come risposta alla chiusura di un periodo nella mia vita in cui mi sentivo soffocata, non abbastanza e persa nei i miei pensieri. Una forma di comunicarmi come artista e Designer in maniera diretta attraverso il filo e l’ago, la mia passione sin da piccola.

 

PUNTO BASTA nasce da un concetto semplice quanto sostanziale. Nasce dell’idea di ripartenza. Di ripresa. Di nuovo inizio. Di rinascita. Rappresenta il desiderio, e spesso, la necessità di mettere un punto al passato per poter abbracciare il presente e il nuovo futuro. È un inno di speranza. Un invito a ricominciare. È la libertà. È un manifesto di empowerment i di amore proprio.

 

Un po' di contesto, sono nata e cresciuta in Colombia, in un contesto francese in mezzo al caos e una società patriarcale sudamericana. A 24 anni dopo finire la mia carriera come Designer a Bogotà, mi sono trasferita per un periodo a New York dove ho approfondito i miei studi nel settore della moda e dove ho avuto la prima esperienza lavorativa; un anno dopo mi sono trasferita in Italia per concludere i miei studi con un Master in Luxury Brand and Fashion Management alla Domus Academy a Milano per poi iniziare a lavorare in un atelier di alta moda nel cuore di Milano dove sono rimasta per 5 anni finché non ho capito il sistema ipocrito della moda.